In Florida, i 7 astronauti "Mercury" si stavano preparando per il lancio della prima capsula con uomini a bordo che avrebbe dovuto compiere un breve volo suborbitale per verificare la funzionalita' della navicella Mercury. Alcuni scimpanze' erano stati lanciati e recuperati con successo ed il missile Redstone, creatura dello scienziato Wernher von Braun, era uno dei piu' affidabili vettori dell'arsenale statunitense.
Nel 1957 l'Unione Sovietica aveva gia' battuto gli Stati Uniti nel lanciare il primo satellite artificiale senza uomini a bordo, lo Sputnik1. In totale segretezza, nel centro spaziale di Baikonur, fervevano i preparativi per il lancio della prima missione con uomini a bordo. L'URSS doveva dimostrare al mondo la propria supremazia scientifica lanciando il primo uomo nello spazio.
Presentiamo ora un eccezionale documento che dimostra inequivocabilmente che il 2 febbraio 1961, nove settimane prima di Yuri Gagarin, un altro cosmonauta russo volo' nello spazio. La missione si concluse tragicamente con la morte del pilota prima del suo rientro sulla Terra. L'intera tragedia venne nascosta al mondo per ovvie ragioni di propaganda politica.
Il RealAudio che pubblichiamo testimonia gli ultimi momenti di vita di questo eroe. E' possibile ascoltare il suo affaticato battito cardiaco cosi' come venne registrato dai fratelli Judica-Cordiglia. Un eminente cardiologo del tempo, il Prof. Achille Mario Dogliotti, confermo' che i battiti del cuore erano riconducibili a quelli di un essere umano in stato agonizzante. Il respiro è quello di un uomo, un cosmonauta, ormai privo di sensi e prossimo alla morte.
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